Escursione del 10 aprile a Perda Liana – Pizzu Margiani – Foresta Montarbu

Con Guido Seddone


Appuntamento in piazza Veneto alle 7:30, partenza 7:40.

Percorso ad anello di circa 16 km, tempo di percorrenza stimato 6 ore + pause, dislivello positivo 1330m, dislivello negativo 1330m.

Con le auto percorriamo la SS 389var e ci dirigiamo verso il parcheggio di Perda Liana a quota 1070m.

Dal parcheggio ci avviamo verso il sentiero che chiude ad anello il tacco e lo intraprendiamo mantenendo il tacco alla nostra destra. Avremo modo di contemplare la magnetica bellezza di questa formazione rocciosa che si erge sino a 1293m slm.

A circa metà anello svoltiamo a sinistra e ci avviamo verso S’Arcu ‘e S’Ebba, un dorso di scisto a 1080m che collega il tacco ai Tonneri di Seui. Da qui potremo ammirare il Pizzu Margiani Pobusa (Pizzo della volpe e dell’upupa), una formazione calcarea a 1376 m slm che i locali chiamano tonnero (una variante del tacco).
Arrivati alla quota di 1015m de S’Arcu de su Pirastru Trottu ci lasciamo alle spalle l’Ogliastra per entrare nella Barbagia di Seùlo ed iniziare l’ascesa al pizzu.
Avremo modo di osservare un tipico fenomeno carsico, la voragine di Su Stampu (1150m slm). Passeremo vicino ad un bosco di ciliegi e, se saremo fortunati, potremmo godere della loro fioritura.
Continueremo a salire verso il pizzu per un sentiero buono ma abbastanza ripido, arrivati in cima faremo una pausa e godremo della bella vista sul Gennargentu, Perda Liana ed il Flumendosa.

Dopo la meritata pausa, inizierà la nostra discesa attraverso la foresta del Montarbu e seguendo il corso del fiume Ermolinos. Questo fiume ha due caratteristiche, la prima di ospitare la principale colonia di trota sarda, un endemismo minacciato dall’introduzione decenni fa della trota comune a scopo di pesca. Forestas per tutelarlo ha apprestato sul rio delle barriere di fili a bassa tensione per separare la trota sarda a monte dalla risalita della trota comune che accoppiandosi con la prima ne favorisce la scomparsa. La seconda caratteristica è la presenza nel corso del fiume di bellissime vasche, spesso circolari, in travertino. Avremo modo di incontrare fonti, cascate e pozze in un ambiente incontaminato e vergine. La discesa lungo il bosco è molto suggestiva, non presenza particolari difficoltà e ci porterà alla caserma della forestale, punto più basso del percorso a 890m slm.

Da qua dopo una pausa, inizierà il rientro attraverso la parte marginale del bosco da cui potremmo assistere, se fortunati, al volo dell’astore. Attraverso un lungo percorso in leggero pendio ci ricongiungeremo ai ciliegi e alla voragine di Su Stampu, a questo punto il percorso sarà a ritroso sino all’anello di Perda Liana. Giunti all’anello, ne intraprenderemo la seconda metà tenendo il tacco sempre a destra sino a ritornare alle nostre auto.

Il percorso per EE non presenta particolari difficoltà, ma richiede una buona preparazione atletica per via della lunghezza e del dislivello positivo (1330m). L’unico punto che richiede una certa attenzione è il passaggio sugli scisti de S’Arcu ‘e S’Ebba che possono risultare scivolosi, passaggio comunque breve.

Portare con sé acqua (anche se troveremo ottime fonti nel bosco), la pila frontale, scarponi da trekking, giacca a vento, guanti e abbigliamento a strati.

Presentazione ed iscrizioni in sede venerdì 8 aprile prima della riunione.

escursione perda liana
Condividi

Potrebbero interessarti anche...