ESCURSIONE DEL 8 DICEMBRE – “PERDA ‘E SA GIURA – P.TA ISPIGNADORGIU”

di Valentino Nieddu e Massimo Chironi

Appuntamento in P.zza Veneto alle 6.45, partenza alle 7.00 ed incontro alle 7.15 a Jenna ‘e Ferru con il secondo gruppo.

Percorriamo la S.S. 389 fino all’intersezione con la cantoniera di Pira ‘e Onni, ci immettiamo sulla vecchia statale (ex 389) in direzione Villanova e  svoltiamo al bivio per  Talana, raggiungiamo quindi “S’Arcu ‘e s’Orostode”  e da qui l’ingresso del Cantiere Forestale di M.te Genziana (Talana). All’interno di quest’ultimo percorriamo per alcuni minuti, costeggiando la linea di confine Talana/Urzulei,  una strada di penetrazione agraria (prima asfaltata e poi bianca), che ci porta in località “Perda ‘e sa Giura” (Urzulei) mt. 1016. Da qui, parcheggiate le auto, iniziamo la nostra escursione.1

Ci dirigeremo prima verso il nuraghe “Perdeballa”(mt. 1057), di cui purtroppo non rimangono che i ruderi di ciò che era un complesso villaggio, per  poi visitare,  a poca distanza, le tombe dei giganti di “ S’Arena”. Da qui proseguiamo il nostro percorso costeggiando la parte orientale della  Codula del Rio Flumineddu,  in direzione della Punta  “Su Zippiri ‘e Susu” (mt. 1071), fino ad ammirare il bellissimo panorama dalle splendide pareti erose dall’acqua.  Continuiamo a camminare in direzione est, incontrando bellissime querce secolari, rare e pregevoli  testimoni dell’antica foresta, prima  di giungere a Isera Olidanesa (935 mt), uno dei nomi che lo stesso corso d’acqua prende prima di chiamarsi “Sa Mela” e successivamente “Orbisi”.

Percorriamo, in direzione nord-est,  un comodo sentiero che costeggia il letto del fiume fino all’ingresso di una bellissima carrareccia, posta all’ombra delle pareti della  spettacolare “Codula de Sa Mela” , accompagnati da tassi e lecci secolari.

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Proseguendo in graduale salita, arriviamo alla sella di “S’Arcu Mesu Serra” (1050 mt) dopo aver visitato la piccola dolina di  P.ta “Sa  Cheia” (1011 mt).

Continuiamo il nostro trekking senza grandi “strappi” e  passando per ”Serra Lodunu” (1149 mt), arriviamo,  tra  tratti di campi solcati e sentieri tracciati dalle capre e i mufloni, al nostro giro di boa:  “P.ta Ispignadorgiu” (1232mt.).

Dopo aver goduto del panorama, percorrendo la cresta, iniziamo a discendere la punta suddetta, fino ad una un fitta lecceta di bosco primario dopo la quale riattraversiamo, più a monte, la nostra  “vecchia” Codula.  Nel sentiero che ci conduce alle auto attraversiamo il bel pianoro di S’Orroali (1000 mt) e tempo permettendo, possiamo visitare l’ingresso delle grotte di “Su Mamucone” e “S’Edera”.

 

 

 

Note:  Il percorso non ha grossi dislivelli, salite e discese sono mediamente impegnative, non ci sono particolari punti esposti è però piuttosto lungo (circa 15 chilometri ). Non è segnalato ma ci si orienta facilmente.  E’ molto interessante per la presenza di rari esemplari di tassi, querce e lecci, oltre che mufloni e cinghiali. Il 90% del trekking si svolge sopra i 1000 mt di quota, quindi è necessario un equipaggiamento adeguato al periodo.

Per adesioni e particolari chiarimenti ci vediamo martedì 06/12 alle 20.30 in sede!

 

… quando sui banchi delle scuole elementari, mi chiedevo umiliata perché nella storia italiana non si parlasse mai di Sardigna,  giunsi alla conclusione che la Sardigna non appartenesse all’Italia e dovesse  avere una storia a parte..( Marianna Bussalai o “Mariannedda de Sos battor moros” Orani 1904 – 1947 )

Saludos                  Valentino (3471959972) Massimo (3932125854)

 

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