ESCURSIONE 23 APRILE: Punta La Marmora a cura di Franco Saba e Pierpaolo Loi
Punta La Marmora dal Territorio di Villagrande
La vetta più alta della Sardegna si trova nel gruppo del Gennargentu: è la Punta La Marmora, posta a 1834 metri.

La nostra escursione parte da S’Arcu ‘e Tzippiri (l’Arco del rosmarino) a quota 1090 metri s.l.m., in un vasto spiazzo sulla destra, potremmo parcheggiare le macchine , percorreremo la carrareccia e superato il primo tornante si comincia a salire il costone ( Sentiero CAI 761) in successione incontriamo Punta sa Semmida a quota 1307 metri s.l.m, bruncu Allueineogu a quota 1492 metri s.l.m, bruncu Su Sterzu a quota 1547 metri s.l.m Da questo momento, senza seguire un sentiero specifico, dovremo salire di quota più decisamente fino a giungere alla cresta della montagna all’Arco di Laconitzi, proprio sotto il Gennargentu. Avremo alla nostra sinistra la vallata di Tedderì (ed in lontananza il torrione di Perda Liana), ovviamente a destra al vallata di Bacu ‘e Seardu, e di fonte il Gennargentu, spostato sulla desta l’Arco di Gennargentu.
Da questo punto, e fino a Genna Orisa, il percorso si fa piuttosto impegnativo, perché Arcu Laconitzi è a quota 1496 metri s.l.m. e Genna Orisa all’altitudine di 1782 metri. Bisognerà superare questo dislivello in meno di un chilometro quindi prosegue per ripida rampa finale (p = 29%) e in assenza di un sentiero ben definito Si camminerà in direzione di Genna Orisa, ma leggermente spostati sulla destra, fino ad intercettare il sentiero che giunge dall’Arco di Gennargentu.
A discrezione della guida al momento si deciderà se seguire il sentiero, abbastanza ben definito, che da Arcu Laconitzi porta ad Arcu Gennargentu, allungherà un po’ il percorso, ma in compenso risulterà decisamente più agevole.
Giunti a Genna Orisa da qui, un sentiero in falsopiano, ci porterà facilmente alla Punta della Croce e, dopo circa duecento metri, a Punta La Marmora, individuabile da lontano per un voluminoso cono di pietre.
Qui è prevista la sosta per il pranzo. Riprenderemo la discesa, in direzione est-nord-est, percorrendo a ritroso il Sentiero fino ad arrivare ad Arcu Gennargentu.

A sinistra in basso avremo il torrente Bacu ‘e Seardu che nasce dalle pendici di Punta Paulinu e che incide tutta la vallata. A destra le pendici settentrionali del Bruncu che dovremo percorrere in direzione di Arcu Laconitzi.

Percorrendo il sentiero attraverseremo Bacu ‘e Seardu e , tenendolo alla nostra destra, fino a superare i vari ruderi dell’ovile Su Furciddu, su un antico sentiero ,diminuendo lentamente di quota.
Giungeremo così ai resti di un altro ovile Terra Segada dove faremo pausa prima di affrontare in tutta tranquillità i tre chilometri mancanti fino alle macchine.
DURATA: 8 ore circa
LUNGHEZZA: 15 km circa
DISLIVELLO: 754 mt – Pendenza: 11 % (media); 29% (max).
DIFFICOLTA’- EE
TIPO DI TERRENO tratturi carreggiabili, sentiero, mulattiera, rocciaio
INTERESSE paesaggistico, naturalistico
ATTREZZATURA abbigliamento adeguato alle quote alte, scarponi da trekking, mantella antipioggia e
antivento, pile, guanti, cuffia, pila frontale
PRANZO al sacco, a cura dei partecipanti
ACQUA scorta adeguata alla stagione
Norme di comportamento da tenersi durante le escursioni: Ogni componente del gruppo durante l’escursione starà sempre dietro le guide e ne dovrà seguire scrupolosamente le indicazioni; il non
attenersi vale come rinuncia implicita al nostro accompagnamento. Chi dovesse fermarsi per necessità fisiologiche avvisi chi chiude la fila.. Non si lasciano rifiuti di alcun tipo; i rifiuti si riportano a casa.
Ogni infrazione può essere motivo per l’esclusione da successive partecipazioni.
Partenza Piazza Veneto ore 7.30 puntuali
Adesioni venerdì 21 prima dell’assemblea dei soci, o ai numeri tramite sms o WhatsApp :
32867640 59 Franco Saba
3485474982 Pierpaolo Loi