Escursione nel Supramonte di Dorgali del 16/12/2018

Trekking nel Supramonte di Dorgali

a cura di Peppino Mascia, Tore Gungui, Sandro Monne e Paolo Puggioni.
Incontro domenica 16 dicembre in piazza Veneto alle 7:15, partenza: ore 7:30.
Si parte in direzione Dorgali dove ci si incontra alle 08:00 all’ingresso del paese, prima del rifornitore che fa ad angolo con la circonvallazione a valle del paese, con quelli che arrivano dalla Baronia.

Si raggiunge la valle di Oddoene e si parcheggia all’interno di un terreno privato che confina con il rio Flumineddu vicino alla chiesetta di Buon Cammino.
Lasciate le macchine, si raggiunge il vecchio pollaio e si affronta immediatamente la scala “Sa Pred’Arva”, passando da circa 130 m s.l.m. a circa 340 m s.l.m.

La scala è molto bella e panoramica, è descritta molto bene nel libro “Iscala e Pizos” di Bastiano Cappai a pagina 250. Non presenta particolari difficoltà, anche se in alcuni punti è leggermente esposta, ma in nessuno di questi ci sono dirupi o pareti pericolose pertanto, con un po’ di attenzione e con l’ausilio di un corrimano, diventa accessibile a chiunque. Il dislivello è notevole ma vale la pena affrontarla.

Raggiunta la fine della scala si procede su un sentiero CAI (Istoroddai-Su Listincu) in direzione SUD, costeggiando le pareti che si affacciano sulla valle di Oddoene, sentiero molto semplice e panoramico. Il dislivello tende a passare dai 340 m s.l.m. di partenza a circa 300 m s.l.m.

Da questo punto in poi inizia una risalita all’interno di una fascia di bosco (“Bacu Brusaerru”) che risale e raggiunge località “S’arcu ‘e sa Pamma” a circa 530 m s.l.m. , la salita dura circa 45 minuti ed è abbastanza impegnativa anche se il sentiero non presenta difficoltà particolari, non si affrontano ne pietraie ne campi solcati, si cammina su un agevole sentierino sterrato. Terminata la salita, si esce dal bosco di lecci, ci si affaccia verso il campo “Orudè” e si intravedono le pareti basaltiche a picco sul fiume Cedrino.

Costeggiando le pareti del promontorio “Costas d’Ossu” in direzione Nord, si raggiunge il campo e si visita uno degli ovili più belli del territorio di Dorgali, “Su Mudrecarvu”, tenuto in perfetto stato. L’arrivo all’ovile è previsto per le 13:00 circa e in questo punto ci si potrebbe fermare a fare bivacco.

Da questo punto, proseguendo in direzione Est, si attraversa il campo Orudè, una volta importantissimo per i pastori e i contadini di Dorgali che sfruttavano quest’altipiano fertile tra le valli di Oddoene e Lanaitho, per la coltivazione di grano e l’allevamento di bestiame. Passando per le rovine di un altro vecchio Ovile (in carta “Cuile Pira”, per i dorgalesi “Cuile Chircu ‘e Lama”) si inizia ascendere in direzione della scala fatta all’andata ma si lascia il sentiero per andare a visitare il famoso ovile “Istoroddai” (o “Sa Enna Manna”).

Da qua si riparte e in circa 10 minuti, si arriva nuovamente alla scala, da questo punto, in un’ora circa, si rientra al punto di partenza.

Tutto il tragitto ha una durata di circa 7 ore, soste comprese, e l’anello misura circa 12 Km.

In caso di pioggia la scala potrebbe diventare pericolosa e mi riservo la possibilità di cambiare escursione o percorso optando per un piano B a seconda delle previsioni meteo.

Se qualcuno avesse delle perplessità per quanto riguarda la scala sopra descritta, vi chiedo di contattarmi personalmente per telefono o direttamente venerdì in sede, saprò spiegarvi meglio di che tipo di passaggio si tratta anche con l’ausilio di qualche fotogafia.

A cura di Peppino Mascia, Tore Gungui, Sandro Monne e Paolo Puggioni.

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