Sezione Escursionismo

  • Il Capo Sezione Trekking è Massimo Chironi

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L’escursionismo è una forma di attività motoria basata sul camminare nel territorio, sia lungo percorsi (strade, sentieri, ecc.), anche variamente attrezzati, che liberamente, al di fuori di percorsi fissi.

Complementari all’escursionismo, in quanto svolte in ambiente similare ma con altri mezzi di trasporto, sono le escursioni a cavallo, in mountain bike, in canoa, lo sci di fondo e lo scialpinismo. L’escursionismo è inoltre preliminare ad attività quali l’arrampicata e l’alpinismo.

Spesso, derivando il termine dalla lingua inglese, viene indicato anche con trekking o hiking. Il primo termine deriva dal verbo inglese to trek, che significa camminare lentamente o anche fare un lungo viaggio. Il secondo deriva dal verbo inglese to hike, che significa camminare.

Normalmente l’escursionismo si svolge in montagna o comunque in un ambiente naturale, e può essere accompagnata da attività naturalistiche quali il birdwatching, l’osservazione di specie botaniche o anche la visita di monumenti o fenomeni naturali posti lungo il percorso.

L’escursionista seriamente motivato deve avere rispetto dell’ambiente che attraversa, evitare di fare rumore, rispettare i sentieri, non manomettere la segnaletica, non lasciare rifiuti (che potranno essere compattati e trasportati fino ad un cestino, o meglio ancora a valle), non cogliere specie botaniche protette o molestare animali selvatici, accendere fuochi solamente in luogo adatto e con adeguata competenza, spegnerlo accuratamente prima della partenza, non gettare mozziconi di sigaretta accesi (e neanche spenti possibilmente).

Per evitare problemi anche gravi, quali per esempio lo smarrimento o il trovarsi coinvolti in un temporale improvviso, è necessario pianificare in anticipo diversi elementi:

  • il percorso, il profilo altimetrico, il dislivello complessivo, la natura del suolo, i punti di orientamento
  • la durata prevista, le tappe, i rifugi
  • le condizioni meteorologiche previste
  • l’abbigliamento e in particolare le calzature
  • l’equipaggiamento (accessori minimi, zaini, tende, fornelli da campo e stoviglie ecc)
  • le scorte di acqua e alimenti

L’abbigliamento è naturalmente legato alla stagione, ma comunque si devono tenere in considerazione eventuali peggioramenti delle condizioni meteorologiche. Si dovrà sempre includere un abbigliamento impermeabile da indossare in caso di emergenza. Impiegare preferibilmente scarponi adatti al tipo di terreno che si affronterà e calzini specifici per l’escursionismo (in genere privi di cuciture e con struttura differenziata per un maggior agio). Per questi ultimi (a differenza di questo si possa comunemente immaginare) la lana è più che adatta anche d’estate. Su scarponi e calzini si consiglia di puntare alla migliore qualità possibile (sono elementi essenziali).
Per quanto riguarda l’equipaggiamento, questo deve comprendere gli elementi necessari per l’orientamento ed accessori utili in caso di difficoltà. In particolare (soprattutto se non accompagnati da guide accreditate o da escursionisti esperti del luogo) per qualunque escursione è consigliabile portare con sé come una serie di accessori utili anche se non tutti indispensabili[1]:

  • una carta geografica dettagliata del luogo da esplorare, meglio una mappa militare o CAI (possibilmente almeno in scala 1:25.000)
  • una bussola e facoltativamente (non in alternativa) un ricevitore GPS
  • un coltello multiuso (tipo coltello svizzero)
  • una cassetta di pronto soccorso
  • una scorta di acqua (bere regolarmente per evitare di perdere sali minerali) e viveri energetici (ad es. biscotti integrali e/o dietetici, ma anche cibo in scatola). Il cioccolato non è indicato in quanto è composto quasi interamente da grassi, che sono di difficile e lenta assimilazione. Molto meglio utilizzare zuccheri semplici come il fruttosio (ma non il saccarosio, che causa picchi glicemici), oppure le maltodestrine
  • occhiali da sole certificati (fondamentale è la protezione 4 in caso di escursioni su neve o ghiaccio)
  • crema solare (indispensabile) con fattore di protezione UV adeguato all’altitudine e alle ore di marcia
  • un fischietto (utile per i segnali di soccorso)
  • un telefonino (verificare copertura segnale in base alla località) ben carico (batterie e credito telefonico). Utili anche due Walkie-talkie per tenere compatto il gruppo di escursionisti (uno in testa ed uno in coda)
  • abbigliamento, possibilmente “a strati” adeguato alla stagione e al meteo
  • il caschetto (obbligatorio in alta montagna e in vicinanza delle pareti rocciose)
  • cordino (5 metri), per stendere e altri usi (legature, steccature, tracolle, ecc.)

Per escursioni di più giorni, a seconda delle necessità è consigliato aggiungere:

  • sacco a pelo (adeguato alla stagione, in base alle temperature previste)
  • il saccoletto (obbligatorio in quasi tutti i rifugi)
  • telo per ripararsi oppure
  • tenda, e fornello da campo

Oltre all’equipaggiamento minimo:

  • nei tratti su ghiacciaio è obbligatorio l’uso di ramponi e piccozza, e in presenza di crepacci è consigliabile procedere in cordata
  • lungo le vie ferrate è obbligatorio l’uso di imbragatura, caschetto, set da ferrata (composto da dissipatore, due moschettoni e uno spezzone di corda opportunamente predisposto), e sono consigliati scarponi abbastanza rigidi e dei guanti che non impediscano l’uso dei moschettoni (simili a quelli dei ciclisti)
  • nel caso sia previsto il guado di torrenti o l’attraversamento di punti particolarmente esposti o pericolosi, è consigliabile che la comitiva porti con sé uno spezzone di corda di almeno venti metri.
  • Normalmente, nelle guide ogni itinerario viene classificato in base ad una scala di difficoltà, analoga concettualmente a quelle in uso per l’alpinismo o l’arrampicata, che riassume brevemente le caratteristiche di un percorso. Non esiste una scala riconosciuta internazionalmente, ed ogni paese ha le sue convenzioni.

    Di seguito i diversi gradi di difficoltà di un percorso utilizzati in Italia.

    Sigla Descrizione Caratteristiche
    T Turistico Itinerario su stradine o mulattiere ben tracciate.
    E Escursionistico Itinerario su sentieri o tracce di sentiero ben visibili, normalmente con segnalazioni. Può avere tratti ripidi; i tratti esposti sono di norma o protetti, o attrezzati. Può prevedere facili passaggi in roccia, non esposti e che comunque non richiedono conoscenze alpinistiche specifiche.
    EE Escursionisti Esperti Itinerario generalmente segnalato, ma che richiede capacità di muoversi su terreni particolari, quali tratti su terreno impervio o infido, tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche (es. tratti attrezzati), tratti non segnalati, etc.
    EEA Escursionisti Esperti Attrezzati Percorso attrezzato che richiede l’utilizzo dell’attrezzatura per via ferrata.
    EAI Escursionisti in Ambiente Innevato Itinerario in ambiente innevato che richiede l’uso di racchette da neve, ma comunque su terreno senza grandi pendenze, con percorsi evidenti, e senza tratti esposti.
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