Canyoning del 21 aprile al monte Ortobene

Con Anna Brau, Antonella Caddeo, Valentina Congiu e Mariantonietta Sale


Appuntamento dietro la chiesetta della solitudine alle ore 8. Il percorso prevede di passare per Sa Radichina – Sos Nodos de Cottonattos – Pala e Casteddu e include tre calate: 20 m – 30 m – 32 m. Il percorso ha lunghezza di 3,8 km. Livello difficoltà EEA – Escursionisti esperti con attrezzatura alpinistica.

Percorso breve, in parte su rocce, con difficoltà tecniche per quanto riguarda lo scrambling e l’abseiling. Non adatto a persone che soffrono di claustrofobia. Oltre la consueta attrezzatura per affrontare le calate è necessaria la luce frontale e sufficiente riserva idrica.

Partendo dalla chiesetta della Solitudine si imbocca la strada che sale verso il monte. Dopo circa due chilometri si svolta a destra. Dal bivio si prosegue per 1250 metri, fino ad individuare un ampio slargo sulla destra con un cartello che indica l’accesso alla fonte Sa Radichina, dove parcheggeremo. Da lì attraverso un percorso tra bosco e rocce di granito, raggiungeremo la base del rilievo di Sos nodos de Cottonattos (755 m slm) dove si individua una prima corda fissa che permette di raggiungere un primo piccolo terrazzo oltre il quale, verso destra, si arriva ad una placca rocciosa inclinata, con una seconda corda fissa che culmina nella “bocca del coccodrillo”. Salita questa con attenzione, si raggiunge uno stretto passaggio che porta all’armo della prima calata di 20 metri.

L’armo della seconda calata lo si raggiunge attraverso un’arrampicata di circa 4 metri durante la quale si può fare affidamento su una corda fissa. La calata misura 30 metri. L’atterraggio avviene su una caratteristica “pietra ballerina”. Alla terza calata di 32 metri, sulla cima del rilievo roccioso di Pala ‘e Casteddu (813 m slm) ci si arriva attraverso un percorso tra le rocce granitiche di circa un’ora. Per raggiungere la vetta, ci infiliamo prima lungo una breve ma scomoda cengia in cui è necessario strisciare, per poi riprendere a salire seguendo alcune corde di progressione. Il panorama merita la fatica fatta fino ad ora.

Terminata la terza calata, con l’aiuto di una corda fissa continuiamo a scendere per addentrarci in un percorso tra le rocce, una sorta di ipogeo naturale, che prevede l’utilizzo, in alcuni punti, delle torce frontali. Dopo circa 30 minuti siamo di nuovo nel bosco per riprendere il percorso che, in 10 minuti, ci riporterà alle auto. Concluderemo la giornata con la consueta tazzolata nel parco di Sedda Ortai.

L’escursione è aperta a tutti i soci in regola con il certificato medico e che abbiano fatto un corso di canyoning e/o tecniche alpinistiche.
Presentazione e adesioni venerdì sera in sede.
Ogni partecipante deve presentarsi con la propria attrezzatura completa e in ordine: chi dovesse avere bisogno di materiale ne faccia richiesta entro venerdì. La sezione fornirà il materiale comune. È sottointeso che ognuno deve avere cura del materiale comune e fare in modo che tutto rientri in sede e sistemato negli armadi predisposti.


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