Abseling del 26 Maggio a Bacu Padente
Con Monica Talu, Fabio Luzzi e Sandro Monne
Partenza da Nuoro in piazza Veneto alle ore 7:30. Bacu Padente è un profondo canyon di calcare che parte dal cuore dell’Ogliastra, nell’altipiano del Golgo, e raggiunge il mare color smeraldo del golfo di Orosei.
Dalla piana del Golgo si prende la grande sterrata che aggira la piccola chiesa campestre di San Pietro e che conduce, in circa 20 minuti, alla località Ololbissi. Dalla medesima zona in cui inizia il sentiero che conduce a Cala Biriala, parte il sentiero che introduce a Bacu Padente.
Cominciata la discesa verso il mare raggiungiamo velocemente l’inizio del canyon. Qui, il percorso normale o classico per l’escursione di Bacu Padente prevede la discesa nella gola che poi si percorre sul fondo; si tratta sostanzialmente di un trekking, sicuramente impegnativo e affascinante. La variante dalle creste è decisamente diversa, facendo di questo itinerario un vero percorso avventura con grandi verticali tipiche di un percorso di scrambling e abseiling.
Per arrivare al primo salto bisogna percorrere tutta la cresta della parete che sovrasta la destra idrografica del bacu, tenendosi il più vicino possibile al bordo. Le falesie si restringono sempre di più sino a portarci alla parte finale per raggiungere il primo armo. Si tratta di una calata di 30 metri (che è possibile frazionare in due calate da 15 m) con armo esposto, raggiungibile tramite corrimano, con l’inizio della calata che si affronta sfruttando una piccola cengia per posizionare i piedi.
Finita la prima calata il gruppo dovrà raggrupparsi in un ampio terrazzo panoramico in attesa che sia pronto il secondo armo. È l’occasione giusta per godersi il panorama, sicuramente suggestivo: ci affacciamo sulla costa famosa per il suo mare smeraldino, le sue falesie e le cale, caratterizzata da un territorio aspro e selvaggio
La sosta è necessaria perché il secondo armo è raggiungibile con un breve sentiero che percorre una pietraia dalla quale è facile che rotolino delle pietre che metterebbero in pericolo le persone impegnate nella discesa. Quindi si avvicineranno all’armo solo le persone che devono calarsi, una volta che questo non è impegnato. La seconda calata di 25 metri vede l’arrivo su una ampia placca leggermente degradante sul vuoto. Discesa che verrà messa in sicurezza dal primo di calata.
Percorrendo un sentiero a sinistra fronte parete di un’ampia cengia, si raggiunge il terzo armo su leccio, per la terza calata di 30 metri da affrontare facendo attenzione a non raschiare le corde sulle lame della parete. Salto che ci porta all’ingresso della grotta che, con un attraversamento molto emozionante, ci permetterà di sbucare e affacciarci sul mare godendo di un bellissimo panorama. Per attraversare la grotta è necessario avere le lampade frontali funzionanti.
Da qui si susseguono tre piccole calate di 15 metri ciascuna che ci portano verso l’ultimo e spettacolare salto. Durante la discesa incroceremo il sentiero del Selvaggio Blu: un trekking di cinque giorni che oramai ha raggiunto fama mondiale e permette di attraversare tutto il golfo di Orosei dormendo in ovili e bivacchi spettacolari.
Tornando alla nostra ultima calata, sarà possibile scegliere tra due armi. Il primo è un grosso ginepro facilmente individuabile, il secondo un armo su parete rocciosa. Il primo di circa 20 m porterà direttamente sulla scogliera (facendo molta attenzione ad terminare la calata sulla prima cengia rocciosa e non scendere troppo), il secondo porterà a una piccola grotta vicinissima al mare. Entrambe le calate sono molto suggestive. Noi opteremo per la prima direttamente sulla scogliera.
Una volta terminata la calata ci dirigeremo verso nord inizialmente percorrendo la scogliera inclinata sul vuoto verso il mare (con cautela però, soprattutto in caso di rocce bagnate), affrontando un corrimano in acciaio e un piccolo scrambling tra le rocce fino a raggiungere il livello del mare, agevolato in un caso da una corda fissa.
Si inizia la risalita della sinistra orografica di Bacu Padente. La risalita è ripida e impegnativa e prevede tratti di duro scrambling da affrontare con la dovuta cautela. Andremo nuovamente a intersecare il sentiero del Selvaggio Blu e durante la risalita godremo di una panorama meraviglioso sulle prime tre calate che abbiamo affrontato all’inizio del nostro percorso.
L’escursione è aperta a tutti coloro che hanno fatto il corso di canyoning, con certificato medico valido e quota associativa in regola.
Presentazione venerdì sera in sede.




