Trekking a Urzulei: Teletottes – Su Piggiu longu
Escursione del 30 Novembre 2025
Massimo Chironi e Chiara Rojch
- Difficoltà: EE/V
- Dislivello: 1150 m (in salita 565m)
- Lunghezza:7 km circa
- Tempo di percorrenza: 8/9 ore comprese le soste
- Partenza: ore 7:15 Piazza Veneto
Partenza direzione Urzulei. Dalla 125 prendiamo il bivio per Telettotes nel tratto tra Urzulei e Baunei. Si prosegue quindi su strada secondaria asfaltata per circa 12 km, percorribile da tutte le auto. (tempo di percorrenza in macchina circa 1 ora e 40.)
L’escursione, seppur di media lunghezza, (7/8 km) è impegnativa e richiede diverse ore di cammino. Si cammina prevalentemente su rocciai e segnaliamo la presenza di passaggi esposti e tecnici.
Dal parcheggio di telettotes inizia il nostro giro, con una ripida salita nel bosco che scalderà i nostri polpacci e ci condurrà ai piedi di una grande parete strapiombante, dove troveremo i resti di un vecchio coile. Da qui proseguiremo verso Nord costeggiando le alte pareti; attraversata una chiudenda, il sentiero continua su una cengia, fino a raggiungere la suggestiva vista del picco affilato di Monte Garbau.
In questo punto ha inizio Su Piggiu Longu (“la lunga cengia”), che prosegue tra le pareti verticali alla nostra destra e quelle che precipitano alla sinistra nel grande solco della Codula Elune, con una spettacolare vista verso la codula e i bacu dai colori autunnali che la sovrastano dal lato opposto
Arriviamo ben presto a un piccolo impluvio, noto ai più anzianotti Gea come il Liscio. Questo tratto richiederà la massima attenzione, soprattutto se il fondo dovesse essere bagnato, poiché potrebbe essere particolarmente scivoloso. Se necessario, agevoleremo il passaggio assicurandolo con con uno spezzone di corda.
Proseguiamo il nostro cammino e, appena aggirato il roccione ci si ritrova in un rado boschetto di frassini. Ai piedi del costone roccioso, con l’imboccatura nascosta e di difficile individuazione, si trova la grotta de Sa Rutta e S’abba. L’ingresso è molto basso ed è necessario strisciare sul ventre per accedere all’interno dell’ampia sala. Valuteremo in base all’orario se fermarci per una visita.
Proseguendo verso Nord-Est si entra nella zona Fahohe, o Facoga, dove incontreremo una curiosa formazione geologica: due guglie che ricordano le corna di una capra. Raggiunti i piedi di queste strutture rocciose, affronteremo un piccolo saltino di 5–6 metri, dove è presente una corda fissa che aiuterà nella disarrampicata. In questo punto è richiesta la massima attenzione nei movimenti per evitare la caduta di pietre che potrebbero colpire chi si trova più in basso.
Superato il salto, la traccia ci porta ad un grosso ghiaione, che scende ripidamente verso fondovalle. Al termine di una lunga e snervante (soprattutto per le nostre ginocchia) discesa sulla pietraia giungiamo sul greto di Codula Elune, e lo si risale in direzione Sud, per circa due chilometri, seguendo il sentiero fino a raggiungere Teletottes e le nostre auto.
Percorso impegnativo con passaggi tecnici. Si cammina prevalentemente su rocciai e segnaliamo la presenza di passaggi esposti. Due i passaggi fondamentali sui quali prestare la massima attenzione e prudenza: l’attraversamento dell’impluvio liscio e la disarrampicata prima del ghiaione agevolata da una corda e un tronco d’albero per superare il salto di roccia sotto le due corna di Facoga.
Considerate le giornate corte, si valuterà al momento la possibilità di scendere verso Os Piggios ‘e Addine, un meraviglioso spiazzo caratterizzato da archi naturali e da una vista mozzafiato sulla codula, ai piedi di Monte Garbau. La discesa qui avviene su pietraia e ghiaione, con alcuni tratti di disarrampicata e diversi passaggi sulle Scale ‘e Fustes, motivo per cui richiederà un po’ di tempo sia per scendere sia per risalire verso il sentiero principale.
Vi ricordiamo indispensabili scarponi da trekking e pila frontale.
Importante: La ricezione telefonica è pressoché scarsa/assente per tutta l’escursione.
Presentazione e adesioni in sede venerdì 28 novembre alle 21:00.
