Escursione del 23 aprile ad Arcu Correboi
Con Alberto Mattu
L’incontro è previsto per le ore 7:45 in piazza Veneto con partenza alle ore 8:00.
Percorreremo la SS 389 in direzione Lanusei per imboccare, dopo circa 30 km il bivio “Passo Caravai-Fonni” che ci immetterà, dapprima sulla SP 2 (dir. Fonni), e poi sulla vecchia SS 389 da percorrere fino al passo Correboi che con i suoi 1246 metri s.l.m. costituisce il valico più alto della Sardegna nonché una storica via della transumanza. Ci troviamo al confine fra le regioni geografiche dell’Ogliastra e della Barbagia di Nuoro, fra la catena del Gennargentu e il Supramonte di Orgosolo.
Lasciate le macchine nell’ampia area di sosta, inizieremo la nostra escursione varcando il cancello di accesso al territorio comunale di Orgosolo; percorreremo uno sterrato in direzione est che ci conduce, dopo circa 2 km e una deviazione sulla sinistra, alle sorgenti del Rio Flumineddu. Seguiremo quindi il percorso di questo fiume sulla riva sinistra per ulteriori 2 km, battendo i sentieri generati dal pascolo bovino. Interessante sapere che nel primo tratto di 8 km di questo fiume, è bandita la pesca sportiva in quanto area di ripopolamento della trota sarda (trota macrostigma).
Lasciato il corso del fiume in prossimità dell’ immissione del rio Cuvadorgius in località Badde Niedda, inizierà la nostra ascesa inizialmente ripida, poi più lieve che ci condurrà a punta Mandra e Caia (1401 mt. s.l.m.). Da qui la nostra vista spazierà in direzione est-nord est verso la cresta Silana, le principali vette del Supramonte e la Baronia. Continueremo quindi su sentiero non ben tracciato ma di facile intuizione scendendo di quota fino alla località Serra Primidiu per una sosta. A questo punto attraverseremo la valle del Riu Sa Mela per visitare i ruderi del suggestivo nuraghe Pighisone, dominante le valli di Lullurgu e Primidiu che si affacciano sulla nuova SS 389.
Da qui inizierà la chiusura del nostro ipotetico giro a otto che facendoci ripassare attraverso il precedente punto di sosta, proseguirà, attraverso una vecchia pista ormai percorsa esclusivamente dal bestiame e dalle mountain bike, sul versante nord del monte Armario (1433 m. s.l.m.) vetta più alta e ultima roccaforte del Supramonte orgolese. Raggiungeremo quindi la cima con un ultimo ripido strappo di circa un chilometro che ci porterà a godere di una vista mozzafiato a 360° prima di iniziare la nostra discesa sul versante opposto, che in circa mezz’ora ci condurrà alle nostre auto.
L’escursione, tutta a quote comprese fra i 1000 e i 1400 metri di altitudine, non presenta particolari difficoltà tecniche e il fondo, di facile percorrenza, consente un’andatura agevole; tuttavia richiede un minimo di allenamento considerato un dislivello complessivo di circa 800 metri, che eccetto per qualche breve strappo, può considerarsi ben distribuito sui circa 15 km dell’escursione. Con un po’ di fortuna potremo ammirare i mufloni presenti numerosi in quest’area e l’aquila reale che spesso fa capolino in questi cieli. L’arrivo alle macchine è previsto per le ore 17.
Richiesti scarpe da trekking, acqua (almeno 2 l), pila frontale, e abbigliamento preferibilmente a strati. Certificato medico in regola!
Lunghezza 15 km circa
Dislivello complessivo 800 m
Difficoltà EE
Presentazione e iscrizioni venerdì sera in sede intorno alle 21.30.




